Passione per il recruiting, flessibilità, resilienza: noi di R-Everse.
Nel 2020 siamo stati classificati da Great Place to Work al terzo posto tra le migliori aziende in Italia in cui lavorare (20/49 collaboratori), e al primo posto nella classifica dedicata alle migliori aziende per le donne. Infine siamo stati premiati tra le aziende che favoriscono maggiormente l’innovazione nei processi interni.

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SEDI

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MANDATI GESTITI
I team di ricerca e selezione
Alessandro Raguseo e Daniele Bacchi, con più di 15 anni di esperienza nel campo della ricerca e selezione del personale, hanno deciso di innovare il settore affrontandolo da una nuova prospettiva.
Nel 2017 hanno dato vita a R-Everse.
Queste sono le aree in cui lavorano i diversi team. Ognuna è organizzata in micro team coordinati dai senior, che si occupano delle performance dell’area e della crescita delle figure junior.
Il Managing Team di R-Everse

Daniele Bacchi

Alessandro Raguseo

Lorenzo Cattelani

Valeria Iungo

Silvia Orlandini

Beatrice Böhm

Daniele Donnini

Federica Boarini

Jens Peikert
La parola ai founder: come abbiamo fatto ad entrare nei primi 10 player del settore del recruiting in Italia nei nostri primi 2 anni di vita?
Sin dalla nascita di R-Everse ho sempre pensato alla nostra azienda come se fosse un prodotto. Se pensiamo ad un prodotto, uno smartphone, ad esempio, richiede una continua evoluzione, viene migliorato versione dopo versione: la durata della batteria, la velocità, la qualità della telecamera. Ecco, noi consideriamo l’azienda R-Everse in obbligata e continua evoluzione.
Per tradurre in concreto questa visione in un’azienda di servizi, la prima cosa che abbiamo fatto è strutturare un rigido processo di raccolta, lettura e analisi di feedback digitali, tracciando tutti gli step importanti della selezione.
Siamo maniaci del feedback. Ancora oggi, dopo centinaia di clienti e migliaia di mandati gestiti, leggiamo personalmente ogni feedback che sia le aziende che i candidati ci lasciano alla fine di ogni step importante. Non lo facciamo solo per un controllo qualità, ma soprattutto perché ci aiuta a capire dove esiste margine di miglioramento.
Riguardo alla digitalizzazione, la nostra visione si base su due aspetti. Da un lato, digitalizzazione = ossigeno. Dall’altro lato c’è in R-Everse la profonda convinzione che questo sia un mestiere human to human. Al cuore del recruiting c’è una componente di lavoro che non può essere mangiata dalla digitalizzazione. Ed è la parte più bella, più sfidante e più nobile del nostro mestiere: la relazione umana.”
Digital to be more human
Grazie al digitale dedichiamo più tempo alla relazione nei processi di ricerca e selezione.